Tra le crisi autonomiche l’apnea rappresenta ancora una sfida per i medici e potrebbe costituire l’unico segno isolato di disturbo neurologico. Lo scopo di questa recensione è descrivere l’apnea ictale (Ictal ApneaI, IA) e le sue opzioni di trattamento.
Metodi: MeSH e parole chiave sono state combinate:
- “convulsioni neonatali”,
- “apnea neonatale ictale”,
- “convulsioni apneiche”.
Tutti i documenti identificati sono stati sottoposti a screening per i titoli e gli abstract delle crisi neonatali; sono stati inclusi casi clinici che descrivevano pazienti con IA come una manifestazione isolata di convulsioni neonatali.
Risultati: sono stati identificati otto studi per un totale di 13 pazienti.
Tra i 13 pazienti, 9 erano a termine e 4 erano neonati prematuri.
Tutti i pazienti hanno sviluppato IA entro ventuno giorni dalla nascita.
Le eziologie delle convulsioni includevano:
- Emorragia del lobo temporale (3 pt),
- Ictus occipitale (1 pt),
- Encefalopatia ipossico-ischemica (Hypoxic-Ischemic Encephalopathy, HIE) (1 pt),
- Lesione parasagittale (1 pt),
- Trisomia 18 (2 pt).
Cinque pazienti non hanno mostrato alterazioni strutturali del SNC.
Dieci pazienti avevano il focus ictale localizzato nel lobo temporale; il lobo occipitale era il secondo sito più coinvolto.
Il fenobarbital è stato somministrato nel 76 % dei casi con IA (10 pt) e ha mostrato efficacia nel 74 % di essi;
Due hanno richiesto un secondo farmaco antiepilettico (Anti-Epileptic Drug, AED) per raggiungere il controllo delle crisi.
Levetiracetam è stato somministrato con successo all’11 % (2 pt).
Solo uno è stato trattato con midazolam e uno non ha richiesto alcun anticonvulsivante.
Conclusioni: Le Task Force ILAE (International League Against Epilepsy) sulle crisi neonatali hanno classificato l’apnea tra le alterazioni della funzione del sistema nervoso autonomo, sottolineando la necessità di eseguire EEG/aEEG per definire l’evento come ictale.
Sebbene l’apnea nel neonato sia comune e possa essere dovuta a molte eziologie diverse, nella letteratura attuale è un evento relativamente poco frequente descritto come un’entità ictale isolata. Le difficoltà nella sua individuazione e diagnosi dovrebbero essere considerate e potrebbero sottovalutare questo fenomeno.
In questa revisione il lobo temporale è emerso come la principale sede coinvolta anche in pazienti con eziologie diverse dall’emorragia e nei casi con reperti di imaging normali, confermando il suo ruolo già descritto nella rete di modulazione respiratoria e nell’apnea.
I dati non omogenei e la scarsità di IA isolate attualmente riportati in letteratura ne limitano l’accordo sulla definizione, gestione e trattamento dell’entità, e per studiare l’apnea ictale e le sue principali caratteristiche gli Autori hanno deciso di concentrarsi solo sul fenomeno isolato, tuttavia sottolineando che mentre l’IA potrebbe essere raro come evento isolato, spesso è il primo tipo di crisi epilettica dell’epilessia genetica e dell’encefalopatia epilettica, come riportato nelle crisi epilettiche benigne familiari (Benign Familiar NEonatal Seizures, BFNE) e nell’encefalopatia epilettica ad esordio precoce (Early Onset Epileptic Encephalopathy, EOEE).
E’ inoltre necessaria un’attenzione sempre crescente e l’EEG/aEEG, nonostante le loro possibili controversie nella diagnosi, dovrebbe essere eseguito per indagare forme inspiegabili di apnea.
Auton Neurosci. 2022 Dec;243:103034. Leggi l’articolo
Isolated stroke apnea in the neonate: clinical features and treatment options. A systematic review.