Background: I disturbi dello sviluppo neurologico appartengono ad un “gruppo eterogeneo di condizioni caratterizzate da un ritardo o alterazione nell’acquisizione di abilità in diverse aree di sviluppo tra cui quella motoria, sociale, linguistica e cognitiva”. Sono raggruppati in una varietà di disturbi clinici che causano sintomi nelle prime fasi della vita e che influenzano l’evoluzione dello sviluppo nelle predette aree.
La gravità del deterioramento e la varietà dei sintomi ad esso associati riflettono disfunzioni -focali o globali, strutturali o funzionali nelle reti neurali.
Questi disturbi colpisono tra il 15 e il 20% dell’età pediatrica, essendo un motivo frequente di consultazione durante l’infanzia e l’adolescenza. La mancanza di individuazione, diagnosi e trattamento si traduce in effetti sottodiagnosticati in età adulta, con perdita di opportunità di sviluppare il potenziale individuale nella vita personale, familiare e professionale.
La maggior parte di questi bambini risente di un ritardo nell’acquisizione delle competenze secondo le fasi tipiche dello sviluppo psicomotorio. A questa difficoltà, che costituisce il principale elemento di preoccupazione per i familiari, si aggiungono le difficoltà
un’altra serie di segnali che compaiono con una certa frequenza e che, pur passando inosservati rispetto ad altri grossi problemi, rappresentano anche fattori basilari e fondamentali per un corretto sviluppo e rendimento dei bambini, come problemi di stitichezza e disturbi del sonno.
I bambini con disturbi dello sviluppo neurologico presentano una variabilità clinica molto ampia. Un fattore prevalente comune sono i problemi con le feci e la qualità del sonno.
Attualmente esistono molteplici studi relativi alla loro valutazione, ma non tanto legati a un intervento specifico. L’obiettivo era valutare l’efficacia e la sicurezza dell’applicazione della neuromodulazione non invasiva come trattamento nei bambini con disturbi dello sviluppo neurologico per migliorare la stitichezza e la qualità del sonno.
Metodi: In questo studio trasversale sono stati inclusi un totale di 23 minori di età compresa tra 2 e 16 anni. A tutti i partecipanti è stato applicato il dispositivo a microcorrente per 60 minuti, 3 volte a settimana per un totale di 4 settimane.
La tecnica si basava sulla neuromodulazione non invasiva utilizzando un dispositivo di elettrostimolazione a microcorrente applicato in superficie che amministra una stimolazione elettrica pulsata esterna, impercettibile. Si applica alle estremità, in modo coordinato, utilizzando guanti e cavigliere collegati con elettrodi ad una console di controllo.
La latenza del sonno e i microrisvegli sono stati valutati attraverso un diario del sonno. Per valutare l’evoluzione e il tipo di defecazione è stata utilizzata la versione adattata e convalidata in spagnolo della Bristol Stool Form Scale.
Risultati: Durante lo studio non si sono verificati eventi avversi e non è stata registrata alcuna incidenza. Sono stati registrati miglioramenti clinicamente rilevanti nella frequenza e nel tipo di defecazione, nonché nei parametri relativi al sonno. Si è registrato un aumento delle ore di sonno, da 7,35 (0,83) a 9,09 (1,35), e le interruzioni del sonno sono diminuite da 3,83 (1,95) a 1,17 (1,11), (p < .001).
Conclusione: Le microcorrenti possono essere utilizzate come trattamento efficace e sicuro per migliorare la qualità del sonno e la stitichezza nei minori con disturbi dello sviluppo neurologico. Sono però necessari ulteriori studi per ottenere risultati statisticamente significativi.
BMC Pediatr. 2023 Sep. 15;23(1):465. Leggi l’articolo (FREE)