Ad Hargheysa in Somaliland, piccolo stato nel nord della Somalia, ex Somalia britannica, è stato avviato un piccolo ma grande progetto sanitario.
Il tutto nasce grazie ad una Onlus con sede a Torino, Mas cth acronimo di Mohammed Aden Sheik children teaching hospital.
Il progetto inizia nel 2012 con l’avvio della costruzione di un ospedale pediatrico che vuole rispondere ad un bisogno di salute che come in molti stati africani rappresenta un problema. Dappertutto in Africa le cure sono a pagamento, accessibili ovviamente solo alle fasce più abbienti delle popolazione.
La popolazione pediatrica è così rappresentata:
0 -4 anni 17,8%
4 – 14 anni 27,1%
Mortalità infantile < 5 anni 180/1000 nascite
Mortalità neonatale 52/1000
Maggiori cause di morte : morbillo, polmonite, gastroenterite, malnutrizione.
A Gennaio 2013 l’ospedale inizia la sua attività che nel giro di pochi mesi aumenta in modo esponenziale. L’attività di medicina generale pediatrica è completamente gratuita si svolge in un area visita ambulatoriale con distribuzione di terapia gratuita, area di ricovero con 12 posti letto, DH per patologie trattabili in regime diurno.
La mission è quella di curare le differenti patologie pediatriche con cure di alto livello completamente gratuite rispondendo al bisogno di salute delle fasce sociali più deboli, l’ospedale inoltre vuole essere centro di formazione su standard europei nel rispetto della cultura locale, creare una collaborazione con gli organi istituzionali locali per incrementare il livello di salute pubblica migliorando il livello di performance e di efficienza.
In questo contesto inizia la mia avventura di infermiera tutor. Non è la mia prima esperienza di cooperazione ma è la prima in un progetto in fase di decollo in una parte d’Africa a me sconosciuta.
Normalmente prima di partire per questo tipo di missione preparo il percorso formativo che penso sia necessario, modulato poi sul posto dopo la verifica reale delle necessità assistenziali e delle competenze degli infermieri locali.
I colleghi locali che lavorano in ospedale sono 14 a cui si aggiungono 4 medici, ma nessuno di loro ha ricevuto un percorso formativo specifico in pediatria tantomeno nella gestione delle emergenze, per cui bisogna darsi da fare!!
Lo stato clinico dei pazienti che afferiscono all’ospedale con patologie comuni a volte è molto grave,questo è dovuto per lo più al ritardo con cui giungono e a trattamenti pregressi con la medicina “tradizionale”. Diventa quindi prioritario incrementare e focalizzare il percorso formativo da un adeguato triage con riconoscimento tempestivo delle urgenze, alla gestione di queste ultime e un assistenza semi-intensiva con riconoscimento precoce del peggioramento.
Essendo io istruttore BLSD SIMEUP cosa c’è di meglio che mettersi in gioco anche in quest’area del mondo? Quindi preparazione del manuale tradotto in lingua inglese, del carrello slides, formazione dei colleghi internazionali che mi aiuteranno ma non sono istruttori e si comincia!!!
La giornata è lunga e molto impegnativa, lingua diversa, difficoltà nelle abilità manuali, diverso background ma alla fine si conclude con tutti promossi e una grande soddisfazione!!!!
Al 5 dicembre si sono visitati e trattati 10.000 bambini e questi numeri ci dicono quanto sia importante perseguire su questa strada ipotizzando anche in futuro un percorso formativo avanzato in emergenza PALS perche no????