Triage, Osservazione, trasporti, Obip, età di accesso e formazione. Ecco i temi dell’intervento della dottoressa Stefania Zampogna davanti alla XII Commissione (Affari Sociali) della Camera dei Deputati
La dottoressa Stefania Zampogna è stata ascoltata, il 31 ottobre 2023, dalla XII Commissione (Affari Sociali) della Camera dei Deputati nell’ambito dell’Indagine conoscitiva sulla situazione della Medicina dell’emergenza-urgenza e dei Pronto soccorso in Italia.
La dottoressa Zampogna, nel suo intervento durato una ventina di minuti, ha affrontato sei temi:
- Applicazione delle Linee di indirizzo del Triage intraospedaliero nelle diverse Regioni
Il passaggio dai quattro codici a colori ai cinque codici (numerici e colorati) è in ritardo (doveva partire il 1° agosto 2019) e viene applicato in dieci regioni.
Le otto regioni del Sud e delle Isole sono ancora ferme al sistema a quattro colori con conseguenti dubbi e problemi sui modelli organizzativi e sulla formazione;
- Attivazione negli ospedali dell’Osservazione Breve Intensiva e Pediatrica (OBIP)
L’OBIP è un’articolazione dei Pronto Soccorso Pediatrici finalizzata a dimettere un paziente con patologia acuta risolvibile in tempi brevi (6-44 ore) evita do il ricovero. Negli ospedali del Nord è attuata nel 96,3% delle strutture esaminate; al Centro nell’83,3% e solo nel 35% al Sud.
- Attivazione dei posti letto di Terapia Intensiva Pediatrica (TIP) e di Terapia Semi Intensiva Pediatrica (TSIP)
Anche sotto questo punto di vista ci sono ritardi e carenze importanti.
La dottoressa Zampogna ha suggerito la necessità di definire il Codice ministeriale di disciplina specifico per Terapia intensiva pediatrica e creare il relativo modello organizzativo ai vari livelli da proporre e promuovere in tutto il territorio con particolare riferimento al Sud anche in questo caso fortemente penalizzato;
- Trasporto pediatrico inter-ospedaliero
È una forma di assistenza resa necessaria anche dalla stessa organizzazione (Hub e Spoke) dell’urgenza pediatrica.
Sono necessarie competenze, organizzazione ed esperienza, dato che le modalità di trasporto e gli stessi mezzi sono diversi soprattutto per i bambini più piccoli.
- Differenze di età per l’accesso urgente a un PS o a una UO pediatrici
Il 28,6% dei Ps pediatrici accoglie solo pazienti di età non superiore ai 14 anni.
Solo 12 su 252 accolgono minori fino ai 18 anni
- Formazione
Tutelare e valorizzare la presenza dei pediatri nei Pronto Soccorso riconoscendo la Pediatria d’urgenza quale area specialistica della Pediatria.
Definire percorsi diagnostico-terapeutici pediatrici integrati tra territorio e strutture ospedaliere. Definire un processo di formazione sull’emergenza-urgenza pediatrica che coinvolga tutti i sanitari (medici d’urgenza, rianimatori, infermieri ecc.) che si trovano a dover assistere bambini critici.
Questa formazione deve completarsi (a partire da corsi di emergenza pediatrica di base) con corsi di triate, terapia semintensiva, simulazione, tossicologia, abusi e maltrattamenti.
Il punto è come armonizzare tutte queste necessità con un sistema pensato soprattutto per gli adulti. È importante una riorganizzazione dell’assistenza pediatrica per garantire ai minori da 0 a 18 anni il diritto di essere curato dal pediatra nell’emergenza-urgenza