Una valutazione retrospettiva degli avvelenamenti in Italia in età Pediatrica è stata eseguita da un Registro del Dipartimento di Emergenza Pediatrica dell’Ospedale Regina Margherita di Torino, dove erano stati ricoverati con diagnosi di intossicazione acuta 1030 bambini e ragazzi di età inferiore a 14 anni (età media 2,2 anni, 55% maschi) dal 2012 al 2017.
I problemi si sono verificati soprattutto tra gli 1 e i 4 anni di età (751 casi, 72,9%).
608 casi (59%) sono stati esposti ad agenti non farmaceutici, soprattutto prodotti per la pulizia della casa (298 casi, 49%).
I più comuni prodotti farmaceutici sono stati analgesici (88 casi, 20,8%), psicotropici (77 casi, 18,2%) e cardiovascolari (53 casi, 12,6%).
L’85% delle intossicazioni è avvenuto accidentalmente, il 10,6% per errori terapeutici, il 2,3% per tentativi di suicidio, l’1,5% per scopi ricreativi; nessuno è deceduto.
CONCLUSIONI: Benché l’avvelenamento acuto sia un problema rilevante nell’emergenza pediatrica, questi risultati sembrerebbero dipingere un quadro meno preoccupante rispetto ad altri paesi, soprattutto in considerazione del numero di decessi in rapporto al numero di ricoverati in Unità di terapia intensiva pediatrica. Tuttavia, questo studio potrebbe rappresentare uno strumento per le autorità per la salute pubblica per programmare interventi incisivi.
Italian Journal of Pediatrics (2020) 46:83