Molti ricercatori hanno descritto un’aumentata incidenza di eventi tromboembolici in soggetti infetti da SARS-CoV-2, ma i dati sulle complicanze emostatiche nei soggetti in età pediatrica ricoverati in ospedale per COVID-19/sindrome infiammatoria multisistemica (MIS-C) sono scarsi.
Sono stati valutati prospetticamente 35 casi in età pediatrica; al momento della diagnosi per condividere la propria esperienza nella gestione dello stato pro-coagulante associato a SARS-CoV-2 nei pazienti pediatrici ricoverati in Ospedale sono stati registrati alla diagnosi i valori del D-dimero.
Nei soggetti con quadro clinico da moderato a critico e nei casi di MIS-C i marcatori della coagulazione e dell’infiammazione sono stati controllati in più tempi, e sono stati confrontati i risultati mediani. Per ciascun caso sono stati valutati i fattori di rischio pro-trombotico e in casi selezionati è stata avviata la tromboprofilassi.
In entrambi i gruppi i livelli del D-dimero e della proteina C-reattiva sono aumentati in seguito al peggioramento clinico ma senza una diminuzione dei valori di fibrinogeno o delle piastrine.
In 6 casi erano presenti fattori di rischio trombotico multipli, ed è stata iniziata una tromboprofilassi farmacologica.
Non sono avvenuti decessi né complicanze trombotiche o emorragiche.
In conclusione i pazienti in età pediatrica con infezione da COVID-19 hanno mostrato una coagulazione leggermente alterata e parametri infiammatori.
I casi di MIS-C hanno mostrato negli esami di laboratorio segni di uno stato pro-coagulante guidato dall’infiammazione.
La profilassi anticoagulante universale nei casi in età pediatrica ospedalizzati con manifestazioni correlate a SARS-CoV-2 non è giustificata, ma può essere offerta a pazienti con altri fattori di rischio pro-trombotici nel contesto di un approccio terapeutico multimodale.
J Thromb Haemost. 2021 Feb;19(2):522-530