Due sequele del COVID-19 in età pediatrica sono state identificate, la sindrome infiammatoria multisistemica (MIS-C) ed il “Long COVID”. Quest’ultimo è stato definito molto meno precisamente ed include tutte le manifestazioni cliniche nuove o persistenti evidenziate in soggetti precedentemente infettati dal SARS-CoV-2 oltre il periodo dell’infezione acuta e non spiegabili con diagnosi alternative.
Benchè la prevalenza del Long Covid in età Pediatrica non sia esattamente determinata sembra appropriato raccomandare la presenza di sintomi suggestivi di long Covid verso la fine della fase acuta della malattia, dopo 4 – 12 settimane dall’infezione, ed in particolare di:
- Cefalea persistente e fatica.
- Disturbi del sonno
- Difficoltà di concentrazione
- Dolore addominale
- Mialgia
- Artralgia
Dolori toracici persistenti, dolori allo stomaco, diarrea, palpitazioni cardiachee lesioni della cute possono essere considerati un possibile sintomo di long COVID.
E’ raccomandata una visita in tutti i soggetti con una diagnosi sospetta o provata di infezione da SARS-CoV-2 dopo 4 settimane per verificare la presenza di sintomi di una malatta in precedenza sconosciuta.
In ogni caso una ulteriore visita dovrebbe essere programmata 3 mesi dopo la diagnosi di SARS-CoV-2.
I bambini e gli adolescenti con chiari sintomi di stress mentale devono essere seguiti dai Servizi locali.
La prognosi è comunque buona, ed in molti casi i sintomi scompaiono spontaneamente.
Ital J Pediatr. 2022 Mar 9;48(1):42