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Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica

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Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica

Deficit di Gata 2: Focus sulla compromissione del sistema immunitario

Giugno 13, 2022 by adminspml

La famiglia GATA include sei fattori nucleari trascrizionali condividendo la capacità di

legarsi alla sequenza del DNA di consenso T/A (GATA)A/G.

  • GATA4, GATA5, e GATA6 sono coinvolti nella formazione cardiaca,
  • GATA3 è espresso in diversi tessuti,
  • GATA1 e GATA2 hanno un ruolo di primo piano nell’emopoiesi.

Il deficit di GATA2, causato da varie mutazioni eterozigoti nel gene GATA2, è un quadro

clinico con un largo spettro di presentazioni, che vanno da linfedema, sordità, disfunzione

polmonare ad aborto spontaneo ed anomalie urogenitali. E’ però principalmente

riconosciuto come una malattia del sistema immunitario e del midollo osseo, codificato

come fattore di trascrizione del “dito di zinco” (anello di peptidi simile a un dito che

racchiude uno ione zinco legato ad una estremità, tipicamente parte di una molecola proteica più grande) con un ruolo chiave per lo sviluppo ed il mantenimento di un pool di cellule staminali ematopoietiche; in particolare, la maggior parte di queste mutazioni sorgono de novo.

I pazienti portatori di un allele mutato di solito sviluppano una perdita di alcune popolazioni cellulari, come cellule B, cellule dendritiche, cellule natural killer e monociti, e sono predisposti ai virus del papilloma umano e alle infezioni da micobatteri disseminati.

Inoltre questi pazienti hanno una predisposizione alle neoplasie mieloidi, comprese le

sindromi mielodisplastiche, le neoplasie mieloproliferative, la leucemia mielomonocitica

cronica.

L’età dell’esordio dei sintomi può variare molto anche nella stessa famiglia, dall’età

pediatrica alla tarda età adulta. L’incidenza aumenta con l’età e più frequentemente la

presentazione clinica è compresa tra la seconda e la terza decade di vita. Attualmente, il

trapianto di cellule staminali ematopoietiche rappresenta l’unico trattamento curativo,

ripristinando sia la funzione del sistema ematopoietico che di quello immunitario.

Front Immunol.2022 Jun 13;13:865773.

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