Allo scopo di una migliore comprensione dell’iperossaluria enterica nella malattia di Crohn (Crohn Disease, CD) nei bambini e negli adolescenti, gli autori hanno studiato l’occorrenza dei fattori di rischio per lo sviluppo dell’iperossaluria in quei pazienti.
Metodi: Quarantacinque bambini con CD e altri 45 controlli sono stati coinvolti in questo studio trasversale.
Sono stati raccolti campioni di urina per la misurazione dei rapporti nelle urine :
- calcio/creatinina (Ur Ca/Cr),
- ossalato/creatinina (Ur Ox/Cr) e
- citrato/creatinina (Ur Citr/Cr).
Sono stati raccolti anche campioni fecali per rilevare la decarbossilasi oxalyl-CoA di Oxalobacter formigenes mediante PCR.
I pazienti sono stati classificati in 2 gruppi:
- Gruppo A (con iperossaluria)
- Gruppo B (con normale escrezione di ossalato nelle urine).
È stata valutata l’estensione della malattia ed è stato calcolato l’indice di attività.
Risultati: Secondo l’indice di attività, 30 pazienti (66,7%) avevano una malattia lieve e 13 pazienti (28,9%) avevano una malattia moderata.
Non vi era alcuna differenza significativa nel rapporto Ur Ox/Cr per quanto riguarda l’indice di attività della malattia.
- formigenes non è stato rilevato nel 91% dei pazienti nel gruppo A mentre è stato rilevato in tutti i pazienti nel gruppo B (p <0,001).
Utilizzando l’analisi di regressione logistica, il modello complessivo era statisticamente significativo rispetto a
- modello nullo, (χ2 (7) = 52,19, p <0,001),
- steatorrea (p = 0,004),
- feci frequenti (p = 0,009)
- formigenes (p < 0,001).
Conclusione: la mancanza di colonizzazione intestinale con O. formigenes, steatorrea e feci frequenti sono i principali fattori di rischio per lo sviluppo di iperossaluria enterica nei pazienti con celiachia. L’identificazione dei fattori di rischio facilita la corretta gestione della malattia negli studi futuri.
Pediatr Nephrol. 2022 Jul 8.