Gli studi osservazionali hanno migliorato la comprensione dei fattori di rischio per la sindrome della morte improvvisa del lattante, ma l’ inspiegabile esame separato del rischio di soffocamento correlato al sonno e alla morte infantile è stato limitato.
Gli Autori hanno esaminato l’associazione tra pratiche di sonno infantile non sicure e morti infantili improvvise (soffocamento correlato al sonno e cause inspiegabili inclusa la sindrome della morte improvvisa del lattante).
METODI: E’ stato condotto uno studio caso-controllo basato sulla popolazione utilizzando i dati dei Centers for Disease Control and Prevention dal 2016 al 2017 (Pregnancy Risk Assessment Monitoring System, PRAMS).
- I controlli erano neonati nati dal sistema di monitoraggio della valutazione del rischio di gravidanza;
- i casi provenivano dal registro dei casi di morte infantile improvvisa e inaspettata.
- E’ stata calcolata la prevalenza del fattore di rischio tra casi e controlli e odds ratio grezzi e aggiustati.
RISULTATI: Sono stati inclusi:
- 112 casi di soffocamento correlato al sonno con 448 controlli di pari età e
- 300 casi di morte infantile inspiegabile con 1200 controlli di pari età.
Le probabilità aggiustate di soffocamento correlato al sonno variavano da
- 18,7 (intervallo di confidenza al 95% [CI]: 6,8-51,3) tra i bambini che non condividevano la stanza con la madre o la badante a
- 1,9 (95% CI: 0,9-4,1) tra i bambini con sonno non supino posizionamento.
Le probabilità aggiustate di morte inspiegabile variavano da
- 7,6 (IC 95%: 4,7-12,2) tra i bambini che non condividevano la stanza con la madre o la badante a
- 1,6 (IC 95%: 1,1-2,4) tra i bambini in posizione non supina.
CONCLUSIONI
Sono stati confermati i fattori di rischio precedentemente identificati per la morte infantile inspiegabile e per i fattori di rischio stimati in modo indipendente per il soffocamento correlato al sonno.
Il significato delle associazioni per il soffocamento seguiva modelli simili ma era di entità maggiore.
Queste informazioni possono essere utilizzate per migliorare la messaggistica sul sonno sicuro dei neonati, nonostante 4 limitazioni:
- I dati PRAMS sono auto-segnalati, e quindi sono soggetti a parzialità di desiderabilità sociale nel modo in cui le madri o gli operatori sanitari rispondono alle domande sull’ambiente del sonno, e quindi le stime di rischio risultanti possono essere artificialmente alte.
- I dati PRAMS sono inoltre soggetti a potenziali bias di mancata risposta, in particolare tra le popolazioni che potrebbero essere a più alto rischio di morte improvvisa del lattante, quelle appartenenti a minoranze razziali ed etniche, quelle con un livello di istruzione inferiore e le donne i cui bambini sono morti.55,56
- Dal momento che il campionamento PRAMS inizia a 2 mesi di età, non è stata inclusa la parte dei bambini che avevano 1 mese di età, a più alto rischio di SIDS. La loro esclusione può aver provocato un’attenuazione della forza delle associazioni osservate.
- Le indagini dei Caregiver delle circostanze immediatamente prima e dopo la morte sono state la principale fonte di informazioni in questo studio, dal momento che le morti infantili improvvise sono quasi sempre senza testimoni.
Dal momento che gli approcci alle indagini non sono uniformi potrebbero esservi discrepanze nella quantità e nella qualità dei dati, anche se la standardizzazione delle indagini e della documentazione sui decessi infantili è migliorata con l’introduzione nel 1996 del CDC Sudden Unexplained Infant Death Investigation Reporting Form e delle relative linee.
Nonostante queste potenziali limitazioni lo studio ha affrontato diversi limiti chiave degli studi precedenti sui fattori di rischio SIDS (Sudden Infant Death Syndrome) e SUID (Sudden and Unexpected Infant Death), e l’approccio degli Autori alla generazione di una pseudo-popolazione da cui trarre controlli era nuovo tra gli studi sulla mortalità infantile con esiti rari, e può essere un esempio per altri rari esiti di salute materna e infantile.
Pediatrics. 2023 Jan 1;151(1) Leggi l’articolo (FREE)
Risk factors for suffocation and unexplained causes of infant death