Le malattie renali ereditarie sono tra le principali cause di insufficienza renale nei bambini, con conseguente aumento della mortalità, costi sanitari elevati e necessità di trapianto di organi.
Le tecnologie di sequenziamento di nuova generazione possono aiutare nella diagnosi di rare condizioni monogeniche, consentendo una gestione medica ottimizzata e scelte terapeutiche.
Metodi: Il sequenziamento clinico dell’esoma (Clinical Exome Sequencing, CES) è stato eseguito su una coorte di 191 pazienti pediatrici di un singolo istituto, seguito dal sequenziamento di Sanger (determinazione dell’ordine dei diversi nucleotidi, quindi delle quattro basi azotate che li differenziano, cioè adenina, citosina, guanina e timina, che costituiscono l’acido nucleico), per confermare le varianti identificate e per gli studi di segregazione familiare.
Risultati: Tutti i pazienti avevano una diagnosi clinica di malattia renale: le principali categorie di malattia erano:
- Malattie glomerulari (32,5%),
- Ciliopatie (20,4%),
- CAKUT (17,8%), malformazioni del tratto urinario (Congenital Anomalies of the Kidney and Urinary Tract)
- Nefrolitiasi (11,5%) e
- Malattia tubulare (10,5%).
- Il 7,3% dei pazienti presentava altre condizioni.
Un test genetico conclusivo, basato sulla convalida CES e Sanger, è stato ottenuto nel 37,1% dei pazienti.
Il tasso di rilevamento più elevato è stato ottenuto per
- le ciliopatie (74,4%), seguite da
- nefrolitiasi (45,5%),
- malattie tubulari (45%),
mentre la maggior parte delle malattie glomerulari e CAKUT sono rimaste non diagnosticate.
Conclusioni: i risultati indicano che i test genetici costantemente utilizzati nel flusso di lavoro diagnostico dei bambini con malattia renale cronica possono
- confermare la diagnosi clinica,
- fornire una diagnosi precoce in caso di condizioni ereditarie,
- trovare la causa genetica di malattie precedentemente non riconosciute malattie e
- programmi di trapianto su misura.
Hum Genomics. 2023 Feb 13;17(1):10. Leggi l’articolo (FREE)
The role of genetic testing in the diagnostic workflow of pediatric patients with kidney diseases: the experience of a single institution