Tra i diversi dispositivi nel campo della chirurgia microinvasiva, il sistema AngioVac (AngioDynamics, Latham, NY) fornisce un approccio endovascolare emergente per rimuovere le masse intravascolari e intracardiache.
Numerosi rapporti confermano la sua fattibilità nei pazienti adulti, ma tuttavia non è ancora usato regolarmente nei bambini, con solo due casi segnalati nella popolazione pediatrica.
Tuttavia, in un solo caso, AngioVac è stato eseguito con successo.
Coaguli intravascolari e intracardiaci, trombi e materiale vegetativo possono essere trattati in modo sicuro ed efficace con il sistema AngioVac (AngioDynamics, Latham, NY) come alternativa alla chirurgia a cielo aperto.
Tuttavia, questa tecnologia di norma non viene ancora utilizzata nei bambini o negli adolescenti.
Gli Autori hanno mirato a presentare la loro esperienza con due casi (una bambina di 10 anni e un adolescente maschio di 17 anni) con ipossiemia concomitante in cui questo dispositivo è stato utilizzato con successo in combinazione con ossigenazione venovenosa extracorporea tramite membrana per rimuovere rispettivamente trombi cavali e materiale settico cavoatriale.
Questa configurazione del circuito extracorporeo ha consentito un adeguato supporto respiratorio durante la procedura. Nessuna recidiva endovascolare del materiale patologico è stata riscontrata rispettivamente a 2 e 1 anno di follow-up.
Il trattamento delle masse intravascolari o intracardiache si è evoluto grazie alla evoluzione della microinvasività.
I dispositivi endovascolari percutanei stanno guidando la scena rispetto alla tradizionale chirurgia aperta che comporta maggiori rischi di perdita di sangue, morbilità e mortalità. Inoltre, la trombolisi farmacologica è associata ad alti tassi di sanguinamento ed è meno prevedibile rispetto alla rimozione meccanica dei trombi.
In questo contesto, il sistema AngioVac si è affermato come approccio endovascolare microinvasivo per i trombi cavali e le masse atriali destre, principalmente nei pazienti non candidati all’intervento chirurgico o in quelli emodinamicamente instabili.
I principali vantaggi di questo approccio sono gli accessi completamente percutanei, che riducono al minimo l’invasività, e la possibilità di trattare grandi masse sia centrali/intracardiache che periferiche/intravascolari.
Un recente studio prospettico multicentrico ha dimostrato che AngioVac può essere utilizzato in modo sicuro ed efficace per rimuovere trombi vascolari (con una rimozione di materiale >70% in quasi il 74% dei casi) negli adulti.10 Tuttavia, AngioVac non è stato ancora utilizzato regolarmente nei pazienti pediatrici.
Questa serie rappresenta un ulteriore contributo all’applicazione di questo dispositivo in età pediatrica, nella quale ad oggi sono stati segnalati quattro casi.
Tuttavia, nel caso congenito di Priest l’anatomia di Fontan non consentiva l’uso efficace della cannula AngioVac a causa della presenza di stent intrapolmonari e dei piccoli diametri dell’arteria polmonare, ed è stata utilizzata una cannula arteriosa standard da 17Fr su misura,usato per aspirare i coaguli polmonari.
Al giorno d’oggi, le nuove generazioni di cannule AngioVac hanno ulteriormente ampliato la versatilità di questo dispositivo: calibro 18Fr contro 22Fr e punta angolata a 20° contro 85° contro 180°.
Presso l’ istituto tutti i pazienti vengono sottoposti ad angiografia TC full body preoperatoria per definire le dimensioni dei possibili siti di accesso e l’estensione della massa da aspirare. La scelta tra i diversi angoli disponibili della punta della cannula di aspirazione è adattata alla posizione intravascolare/intracardiaca della massa e al sito di accesso selezionato. Nel caso di masse intravascolari si scelgono solitamente le cannule diritte o con punta angolata a 20°; mentre per le masse intracardiache del lato destro, le cannule con punta angolata a 85° o 180° (in caso di incannulamento della vena femorale) migliorano la navigazione della cannula nell’atrio destro.
Inoltre gli Autori suggeriscono l’uso dell’ecocardiografia transesofagea intraoperatoria per guidare le manovre di aspirazione, monitorare la funzione ventricolare destra e il precarico e rilevare possibili embolie dalla massa primaria.
ASAIO J. 2023 Ott 1;69(10):e443-e447. Leggi l’articolo (FREE)