Mai più impreparati di fronte alle maxi emergenze
Petrino, presidente EUSEM: “Parola chiave: prevenzione”
Tutto pronto per la XIII edizione del congresso nazionale SIMEUP: nella splendida cornice dell’Auditorium San Domenico di Foligno, i maggiori esperti italiani nel campo dell’emergenza ospedaliera e pediatrica porteranno i loro contributi sul tema della gestione delle maxi emergenze, con un pensiero speciale al sisma che più volte ha colpito e devastato l’Umbria, regione ospitante.
Abbiamo intervistato Roberta Petrino di EUSEM (European Society For Emergency Medicine – eusem.org), una delle relatrici della tavola rotonda dedicata appunto a “Emergenze e maxi emergenze dal territorio all’ospedale: un percorso assistenziale basato sulle evidenze”, qui in rappresentanza della società europea che comprende al proprio interno anche una sezione dedicata alla pediatria.
Dottoressa, di cosa parleremo oggi?
“L’argomento è generico ma estremamente attuale: tra tifoni, uragani e attacchi terroristici, le maxi emergenze ci vedono da sempre poco preparati, soprattutto per quel che riguarda i bambini, rispetto ai quali l’emergenza è doppia”
Quando dice “poco preparati” si riferisce all’Europa o all’Italia?
“All’Italia. C’è tanta buona volontà da parte degli operatori e tante preziose risorse volontarie, ma, se nel caso di terremoti sappiamo cosa fare, rispetto ad altre emergenze, no”
Quindi direbbe che l’emergenza sisma è stata affrontata efficacemente?
“In Italia ci sono delle competenze enormi ma queste persone vanno fatte lavorare nelle condizioni migliori, uniformando le forze, senza dispersioni”
Parola chiave?
“Direi “prevenzione”. Più prevenzione ci sarà e meno le catastrofi naturali, che sono inevitabili, diventeranno dannose”