“Il sistema russo di gestione delle emergenze è efficacissimo:
vi spiego perché”
Prof. Ugo Loaisa Cattedra di Anestesiologia e Terapia Intensiva
dell’Università Statale Russa di Medicina Pirogov
Nell’ambito del XIII congresso nazionale SIMEUP, dedicato alle maxi emergenze pediatriche, abbiamo intervistato il professor Ugo Loaisa, della cattedra di anestesiologia e terapia intensiva dell’Università Statale Russa di Medicina Pirogov.
Professore, com’è organizzato il sistema delle maxi emergenze in Russia, dove lei ormai vive e insegna da anni?
“L’organizzazione della gestione della maxi emergenza nel territorio russo è sotto la direzione di una struttura nazionale di medicina della catastrofe, costituita da un’unità operativa di medicina della catastrofe del ministero della sanità, da un’unita del ministero della difesa e da un’unità del ministero della protezione civile. La gestione nazionale passa attraverso un processo di coordinazione basato su filiali organizzate su tutto il territorio russo a diversi livelli (interregionale, regionale, locale), con una forte verticalizzazione della direzione”
Qual è l’aspetto più interessante di questo sistema?
“Fra le cose più rilevanti del sistema gestionale e operativo c’è l’esistenza di una strategia di mappatura dei rischi con indice di probabilità di comparsa di una certa tipologia di maxi emergenze: questo metodo permette di adattare il programma di maxi emergenza a questi cambiamenti, così da ottimizzare le risorse” Direbbe che il metodo russo funziona?
“Sì, è certamente un sistema che permette di affrontare una maxi emergenza”
Quanto è esportabile in Italia?
“Non saprei”