La testimonianza da Salò (BS), Loggia del Palazzo della Magnifica Patria, Lungolago Zanardelli
“È stato un grandissimo successo”
SQUADRA SIMEUP
Centro di Formazione del Lago di Garda:
Ilaria Doneddu
Marco Necchini
Elisa Leni
Elena Togni
Simona Tuccio
Marta Bolis
Michela Baiocchi
Nodari Fulvio
Assistenti simpatizzandi:
Leni Franco
Bianca Bresciani
Chiara Zanardini (Fata Violetta)
Riccardo Necchini e la mascotte del CdF Amelie (una bellissima Golden Retriver di 6 mesi)
Com’é andata la giornata? Quante persone sono state coinvolte? Di quale fascia di età?
“La giornata è stata un grandissimo successo. Abbiamo preparato dei percorsi didattici con 8 stazioni pratiche. La prima stazione era dedicata alla prevenzione del soffocamento: tavolo pratico con spiegazione dei giochi sicuri per i bambini di età inferiore ai 3 anni con illustrazione del marchio CE originale e prove pratiche con giochi veri passati nel regolo; tavolo pratico con illustrazione dei cibi pericolosi e corretta preparazione e taglio dei cibi da somministrare ai più piccoli. A seguire 4 stazioni pratiche di addestramento con lattante e 3 stazioni pratiche di addestramento con bambino. Abbiamo anche dotato le stazioni pratiche del presidio ACT FAST per il corretto addestramento alla manovra di Heimlich.
Hanno partecipato ai lavori della giornata quasi 300 persone di tutte le età: dai ragazzi delle scuole medie, agli insegnanti e genitori, fino ai nonni. Molti i futuri genitori in dolce attesa”.
Quest’anno, per la prima volta, avete insegnato il massaggio cardiaco oltre alla manovra di Heimlich. Come vi siete trovati? Le persone erano interessate?
“Sì, sono state veramente contente di avere una formazione così esaustiva. Molti si sono detti ben disposti a frequentare il corso BLSD completo”.
Quali sono le difficoltà maggiori che si incontrano nel fare le manovre? E quali gli errori da evitare?
“Noi, pur avendo 8 postazioni, abbiamo avuto qualche difficoltà nei momenti di forte affluenza di gruppi numerosi che si presentavano contemporaneamente alla reception. È utile predisporre percorsi obbligati indirizzando le persone verso le diverse stazioni pratiche con ordine e in sequenza”.
Basta un solo giorno per imparare le manovre? Le persone si sentono poi pronte a intervenire?
“Secondo noi un giorno basta. Le persone arrivano alle stazioni pratiche molto timorose, ma riusciamo sempre ad addestrarle e a far arrivare il messaggio con le corrette informazioni sulle manovre di disostruzione da mettere in pratica nelle varie età. Tutti se ne vanno sicuri di poterle applicare e certi di saper prevenire nel miglior modo possibile gli episodi di soffocamento dopo aver assistito sia alle stazioni pratiche sulla disostruzione che a quelle sull’informazione inerente i giochi sicuri e la somministrazione e preparazione dei cibi pericolosi”.
Rispetto agli anni scorsi, avete notato una maggiore consapevolezza e conoscenza dell’argomento tra i partecipanti?
“Sinceramente no. La maggior parte non aveva idea di cosa fosse il marchio CE originale e di quali fossero i giochi da ritenersi pericolosi. Inoltre, molti erano completamente impreparati sulla tipologia dei cibi da somministrare e sulla loro preparazione per renderli sicuri”.
Raccontateci un episodio particolare accaduto durante la giornata
“Siamo rimasti piacevolmente colpiti dall’impegno di Simona (nostro istruttore infermiere) in dolce attesa alla 36° settimana che, instancabile come sempre, ha voluto insegnare per tutta la durata dell’evento. Mentre i genitori frequentavano le stazioni di addestramento pratico, i bimbi partecipavano ai laboratori didattici di Fata Violetta e giocavano con i palloncini sagomati da Bianca, coccolando di tanto in tanto la nostra mascotte Amelie, una Golden Retriver di 6 mesi”.