L’articolo si propone di valutare se il quadro clinico dei bambini con intussuscezione ileocolica differisce in base all’età e alla durata dei sintomi, e quali siano la caratteristiche cliniche dei casi diagnosticati e non diagnosticati per determinare quali siano quelli che rendono la diagnosi più difficoltosa.
Sono stati valutate 536 registrazioni mediche di bambini e ragazzi di età inferiore a 15 anni tra il 2008 ed il 2019, divise in tre categorie in accordo all’età (<1 anno, 1-2 anni, ≥2 anni) ed in due gruppi in base alla durata dei sintomi (inferiore o superiore a 6 anni).
E’ stato osservato che:
- Feci sanguinolente, feci sanguinolente post-clistere, diarrea, vomito, scarsa assunzione orale e letargia sono più frequenti nei bambini di età <1 anno.
- Nei bambini di età ≥2 anni erano più frequenti dolori addominali non specifici, e le percentuali non diagnosticate erano superiori.
- Il dolore parossistico era significativamente più presente nel gruppo di età inferiore a 6 anni.
- I dolori addominali non specifici ed il tempo dall’esordio alla diagnosi erano significativamente più frequenti nel gruppo non diagnosticato che in quello diagnosticato.
Pertanto, in conclusione, i segni clinici della intussuscezione ileocolica variano in dipendenza dell’età e della durata dei sintomi.
Nei ragazzi più piccoli con dolore parossistico, vomito, feci insanguinate, scarse assunzioni orali o letargia si deve sospettare la presenza di una intussuscezione.
In quelli più grandi i dolori addominali non specifici, senza segni di feci con sangue, possono essere un segno di intussuscezione.
Il clistere di glicerina è utile nella diagnosi di intussuscezione in assenza di sintomi specifici.
Front Pediatr. 2021 Mar 31;9:651297.