Background: Il fumo materno di tabacco durante la gravidanza rimane un problema di
preoccupazione per la salute pubblica ampiamente riconosciuta. Nel 2020, il 5,5% delle donne che hanno partorito negli Stati Uniti ha riferito di fumare durante la gravidanza, con considerevoli differenze in base alla posizione geografica, con tassi superiori al 15% in molti stati, tra cui Missouri, Kentucky e Ovest Virginia.
Molteplici esiti avversi per la salute del feto sono stati associati al fumo di tabacco materno, compresi un aumento del rischio di parto pretermine e di restrizione di crescita
Anche l’esposizione al tabacco in utero è stata associata ad effetti avversi sulla salute durante l’infanzia, compresi sintomi respiratori come respiro sibilante, malattie dello sviluppo neurologico come disturbi da deficit di attenzione e iperattività, e abusi di sostanza.
I dati generati nell’ultimo decennio hanno rivelato associazioni significative tra fumo materno e parametri metabolici di bambini di età compresa tra 7 e 12 anni, compresa la crescita accelerata o “di recupero”, un fattore di rischio accertato per l’obesità infantile.
Gli Autori hanno dimostrato che il fumo di tabacco prenatale è stato associato a livelli più elevati di trigliceridi, livelli di alanina aminotransferasi (ALT) e contenuto di grasso nel fegato. Queste associazioni variavano in base alla razza, con bambini neri non ispanici che presentavano livelli di ALT elevati, mentre i bambini caucasici avevano un contenuto di grasso nel fegato più elevato.
Nonostante le prove crescenti a sostegno di un’associazione tra l’esposizione al fumo di tabacco in utero e disfunzione metabolica infantile, gli approfondimenti che li collegano rimangono limitati.
Il fumo di tabacco durante la gravidanza è associato a disfunzione metabolica nei bambini, ma le conoscenze sui meccanismi rimangono limitate.
L’ipometilazione del gene repressore del recettore degli idrocarburi arilici (Aryl Hydrocarbon Receptor Repressor, AHRR) è associata all’esposizione al fumo di tabacco in utero. In questo studio gli Autori hanno valutato se l’ipometilazione dell’AHRR media l’associazione tra fumo materno e disfunzione metabolica nei bambini.
Metodi: Sono stati valutati la disfunzione metabolica utilizzando il contenuto di grasso epatico (Liver Fat Content, LFC), il siero e i dati clinici in ragazzi di età compresa tra 7 e 12 anni (n = 78) seguiti fin dalla nascita.
Il fumo materno è stato auto-riferito alla 12a settimana di gestazione.
La metilazione è stata misurata mediante pirosequenziamento in 3 siti CpG sequenziali, incluso cg05575921, alla nascita e all’età di 7-12 anni. Sono stati utilizzati modelli di regressione per valutare se la metilazione dell’AHRR mediasse l’associazione tra fumo materno e disfunzione metabolica del bambino.
Risultati: la metilazione media dell’AHRR alla nascita era significativamente più alta tra i figli di madri non fumatrici rispetto ai figli di madri fumatrici (69,8% ± 4,4% vs. 63,5% ± 5,5, p=0,0006).
L’ipometilazione dell’AHRR alla nascita è stata associata a un contenuto di grasso epatico più elevato (p=0,01), trigliceridi (p=0,01) e livelli di alanina aminotransferasi (p=0,03) e a un livello più basso di colesterolo HDL (p=0,01) durante l’infanzia.
L’ipometilazione dell’AHRR ha mediato in modo significativo le associazioni tra fumo materno e contenuto di grasso nel fegato (effetto indiretto = 0,213, p = 0,018), trigliceridi (effetto indiretto = 0,297, p = 0,044) e colesterolo HDL (effetto indiretto = -0,413, p = 0,007).
La metilazione dell’AHRR nell’infanzia (n=78) non era più significativamente associata all’esposizione prenatale al fumo o ai parametri metabolici del bambino (p>0,05).
Conclusioni: In conclusione, questo studio descrive un’esplorazione delle associazioni metaboliche dell’esposizione al tabacco in utero nelle diadi madre-bambino dal periodo prenatale ai 7-12 anni di età.
Gli Autori hanno scoperto che la perdita di metilazione nel gene AHRR alla nascita, ma non con la metilazione AHRR durante l’infanzia, mediava l’associazione tra il fumo di tabacco materno durante la gravidanza e gli esiti metabolici avversi dell’infanzia, e ritengono che questi risultati dimostrino un meccanismo chiave alla base dei cambiamenti epigenetici che contribuiscono ad impatti metabolici persistenti più avanti nella vita,
nonostante la mancanza di ipometilazione persistente dell’AHRR nell’infanzia.
Sono però necessari ulteriori studi per replicare questi risultati ed esplorare il loro significato causale e a lungo termine.
Hepatol Commun. 2023 Sep 27;7(10):e0243. Leggi l’articolo (FREE)