Obiettivi: L’incidenza di allergia alimentare in età pediatrica dopo trapianto di fegato è elevata e la patogenesi non è ancora nota. Gli autori hanno mirato a identificare i fattori di rischio per lo sviluppo di allergie alimentari nei bambini e ragazzi sottoposti a trapianto di fegato.
Metodi: sono stati inclusi 107 bambini e adolescenti sottoposti a trapianto di fegato dal 1999 al 2019.
I dati sono stati raccolti retrospettivamente dalle cartelle cliniche includevano IgE totali e specifiche, proteine cationiche eosinofile e conta degli eosinofili 12 mesi dopo il trapianto e al follow-up annuale (follow-up mediano).
Risultati: 24/107 (22%) pazienti hanno riportato reazioni cliniche al cibo. Il tempo mediano dal trapianto all’esordio dell’allergia alimentare è stato di 1,6 (IQR 0,6-3,3) anni.
Il micofenolato mofetile (Mycophenolate mofetil, MMF) è stato interrotto in 24/78 pazienti (31%) a causa di effetti collaterali.
I ragazzi trattati con MMF in aggiunta a tacrolimus un anno dopo il trapianto hanno riportato una minore allergia alimentare (12,5% contro 37,8%, p=0,003) e sensibilizzazione agli allergeni alimentari un anno dopo il trapianto (8,9% contro 17,8%, p=0,02) rispetto a quelli che non ricevono MMF.
I livelli minimi di tacrolimus non differivano tra i pazienti trattati con MMF e quelli che non lo erano.
Il trattamento con MMF due anni dopo il trapianto è stato associato a una minore allergia alimentare (p=0,001) e sensibilizzazione alimentare (p=0,002), anche se aggiustato per l’età al trapianto (p=0,006 e p=0,03, rispettivamente) o per l’uso di basilixmab (p=0,015 e p=0,018, rispettivamente).
Basiliximab è stato anche associato a una minore allergia alimentare.
Conclusioni: l’uso di MMF uno e due anni dopo il trapianto è stato associato a una minore allergia alimentare e sensibilizzazione agli allergeni alimentari. L’effetto dell’MMF non era dovuto alla riduzione dei livelli minimi di tacrolimus.
J Pediatr Gastroenterol Nutr. 2022 Jul 1;75(1):88-96.