20 Dicembre 2020
Muore a Campobasso Sergio Zarrilli
il pediatra amato dai bambini
E’ morto questa mattina a Campobasso, Sergio Zarrilli, pediatra di libera scelta notissimo in Molise e anche in Senegal dove da tempo si recava a curare i bambini assistiti dall’Associazione Kasomay. E’ stato presidente e vicepresidente delle sezioni regionali molisane di SIMEUP e SIP.
Il dottor Zarrilli aveva 65 anni era sposato con due figli. Verso mezzogiorno ha avuto un malore mentre passeggiava in pieno centro di Campobasso. E’ caduto a terra e non c’è stato nulla da fare. Il personale del 118, intervenuto prontamente, ha tentato invano di rianimarlo.
La notizia ha lasciato sbigottita l’intera città. Zarrilli era conosciutissimo a Campobasso: nel suo studio di via Pascoli aveva curato generazioni di bambini ed era noto per i suoi modi particolarmente affabili e gentili. I genitori sapevano che da Zarrilli avrebbero sempre avuto attenzione, dedizione e cure altamente professionali.
Nella sua professione, Zarrilli si è fatto promotore di diverse iniziative tra le quali “Nati per leggere” che aveva lo scopo di promuovere la lettura nei bambini fin dal primo anno di vita. Come responsabile di SIMEUP, ogni anno, si è dato da fare nell’organizzazione della “Manovra per la vita” in Molise.
I funerali si svolgeranno lunedì 21 pomeriggio nella chiesa di Sant’Antonio a Campobasso.
Alla famiglia e ai colleghi molisani le più sentite condoglianze e la vicinanza di SIMEUP.
Il comunicato dell’Ordine dei medici regionale: “Un gravissimo lutto ha colpito stamane l’Ordine dei Medici e tutta la comunità medica Molisana per la prematura scomparsa del nostro consigliere: il dott. Sergio Zarrilli. Pediatra di libera scelta, già Vice Presidente dell’Ordine e più volte consigliere, ricopriva attualmente la carica di Referente della Commissione Salute globale, Sviluppo e Cooperazione Internazionale, Salute e Ambiente e della Commissione Cultura e Aggiornamento professionale. Professionista impegnatissimo anche nel sociale con svariati progetti per le scuole, per l’infanzia, per il continente Africano e per l’ambiente. Una grandissima perdita per la classe medica e l’intera società civile”.