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Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica

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Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica

Predittori di sopravvivenza per la rianimazione cardiopolmonare extracorporea pediatrica: una revisione sistematica e una meta-analisi

Settembre 16, 2022 by adminspml

L’uso della rianimazione cardiopolmonare extracorporea (Extracorporeal CardioPulmonary Resuscitation, ECPR) ha migliorato la sopravvivenza nei pazienti con arresto cardiaco. Tuttavia, i fattori che predicono la sopravvivenza rimangono scarsamente caratterizzati.

È stata condotta una revisione sistematica ed una meta-analisi per esaminare i predittori di sopravvivenza dell’ECPR nei pazienti pediatrici.

Gli Autori hanno cercato in cercato EMBASE, PubMed, SCOPUS e la Cochrane Library dal 2010 al 2021 per studi ECPR pediatrici confrontando sopravvissuti e non sopravvissuti. Trenta risultati sono stati analizzati e classificati in 5 categorie:

  • Dati demografici,
  • Misurazioni di laboratorio pre-ECPR,
  • Comorbidità pre-ECPR,
  • Caratteristiche intra-ECPR e
  • Complicanze post-ECPR.

Sono stati inclusi trenta studi (n = 3794). La sopravvivenza combinata alla dimissione ospedaliera (Survival to Hospital Discharge, SHD) è stata del 44% (IC 95%: 40%-47%, I2 = 67%).

Significativi predittori di sopravvivenza per ECPR pediatrico includono le misurazioni di laboratorio pre-ECPR di

  • PaO2,
  • pH,
  • Lattato,
  • PaCO2 e creatinina,
  • Comorbidità pre-ECPR della fisiologia del ventricolo singolo (Single Ventricle, SV),
  • Insufficienza renale,
  • Sepsi,
  • Caratteristiche ECPR dell’ossigenazione extracorporea della membrana (ExtraCorporeal Membrane Oxygenation, ECMO),
  • Portata ECMO a 24 ore,
  • Durata della rianimazione cardiopolmonare (RCP),
  • Ritmo defibrillabile,
  • Complicanze neurologiche intra-ECPR e
  • Complicanze post-ECPR di emorragia polmonare, insufficienza renale e sepsi.

CONCLUSIONE: prima dell’inizio dell’ECPR, l’aumento della durata della RCP e dei livelli di lattato erano tra le più alte associazioni con la mortalità, seguiti dal pH.

Dopo l’inizio dell’ECPR, l’emorragia polmonare e le complicanze neurologiche erano i più predittivi per la sopravvivenza.

I medici dovrebbero concentrarsi su questi fattori per informare meglio la potenziale prognosi dei pazienti, consigliare un’adeguata selezione dei pazienti e migliorare l’efficacia del programma ECPR.

Medicine (Baltimore). 2022 Sep 30;101(39):e30860.                                 Leggi l’articolo (FREE)

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