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Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica

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Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica

Prevalenza di comportamenti alimentari disordinati in adolescenti con diabete di tipo 1: Risultati di uno studio multicentrico italiano su scala nazionale

Settembre 29, 2022 by adminspml

Lo studio è parte del progetto DiabEaT1 (The Disordered eating behaviors and behavioral and emotional problems in Italian adolescents with type 1 diabetes: A nationwide population-based study) studio nazionale e “trasversale” (Cross-Sectional), fondato dalla Università della Campania “Luigi Vanvitelli”.

Dei 50 centri diabetologici pediatrici appartenenti alla Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (Italian Society for Pediatric Endocrinology and Diabetology, ISPED), è stato chiesto di partecipare allo studio ai 34 presenti al convegno ISPED 2019. A tutti i centri che hanno accettato di partecipare (30, non avendo potuto partecipare 4 centri a causa della mancanza di uno psicologo nell’équipe del centro per il diabete) è stato chiesto di reclutare consecutivamente tutti i partecipanti che soddisfacevano i seguenti criteri di inclusione:

  • Età 11–19 anni (entrambi inclusi),
  • Insorgenza del diabete almeno 1 anno prima del reclutamento,
  • Presenza di un caregiver primario
  • In grado di leggere e comprendere il questionario.

I criteri di esclusione includevano la presenza di eventuali disturbi cognitivi dello sviluppo, cognitivi o psichiatrici (ad es. disturbi dello spettro autistico,

L’articolo si propone di:

  • Valutare la prevalenza dei comportamenti alimentari disordinati (Disordered Eating Behaviors, DEB) in un ampio campione di adolescenti italiani con diabete di tipo 1                                                ed
  • Esplorare potenziali differenze demografiche, cliniche e psicologiche (intese come problemi emotivi e comportamentali) tra gli adolescenti con e senza DEB.

Gli adolescenti (11-19 anni) con diabete di tipo 1 hanno completato la Diabetes Eating Problems Survey-revised (DEPS-r) e lo Youth Self Report (YSR).

Sono stati raccolti anche dati demografici e clinici.

Dei 690 adolescenti con diabete di tipo 1 (età media 14,97 ± 1,81, n = 337 ragazze) valutati in questo studio:

  • Il 28,1% (21% ragazzi, 35% ragazze) era positivo al DEPS-r (punteggio ≥ 20).
  • Le ragazze avevano punteggi totali DEPS-r più elevati (p <.0001, d = .42) rispetto ai ragazzi, anche se non sono state riscontrate differenze di età nei punteggi totali medi DEPS-r (p = .961).
  • In entrambi i generi, gli adolescenti con DEB avevano valori di z-BMI (zBMI; p<.0001, d=.52) e HbA1c (Emoglobina glicata A1c, p < .0001, d = .54) significativamente più elevati e
  • Mostravano più problemi emotivi e comportamentali (sia come problemi internalizzanti che esternalizzanti) rispetto a quelli senza DEB (tutti p < .0001).

Queste differenze sono state ampiamente confermate in tutti i gruppi di età.

Gli adolescenti che hanno riferito un abuso di insulina avevano, rispetto a quelli che non ne avevano:

  • Valori di HbA1c più elevati (p = .001, d = .26),
  • Punteggi medi DEPS-r più alti (p < .0001, d = 1.07)
  • Maggiori problemi psicologici (tutti p < .001)

In conclusione:

  • I DEB (Disordered Eating Behaviors) sono prevalenti tra gli adolescenti con diabete di tipo 1 (Type 1 Diabetes, T1D)
  • Quelli con problemi alimentari presentano condizioni cliniche e psicologiche avverse.
  • Lo screening di routine dei DEB e delle condizioni psicologiche generali dovrebbe essere una parte fondamentale della cura del diabete, soprattutto durante l’adolescenza.

Questo studio nazionale ha indicato che i DEB sono comuni negli adolescenti con T1D e che coloro che ne soffrono mostrano condizioni cliniche peggiori e maggiori problemi emotivi e comportamentali.

Pertanto offre un contributo importante per coloro che lavorano con le ED e nel campo dei T1D, in quanto:

  • Fornisce una comprensione più approfondita dei problemi emotivi e comportamentali co-occorrenti nei giovani con diabete di tipo1 (T1D)
  • Sottolinea l’importanza di un monitoraggio continuo delle loro condizioni psicologiche da parte di un team multidisciplinare.

Int J Eat Disord. 2022 Aug;55(8):1108-1119.                                               Leggi l’articolo (FREE)

 

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