Lo studio è parte del progetto DiabEaT1 (The Disordered eating behaviors and behavioral and emotional problems in Italian adolescents with type 1 diabetes: A nationwide population-based study) studio nazionale e “trasversale” (Cross-Sectional), fondato dalla Università della Campania “Luigi Vanvitelli”.
Dei 50 centri diabetologici pediatrici appartenenti alla Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (Italian Society for Pediatric Endocrinology and Diabetology, ISPED), è stato chiesto di partecipare allo studio ai 34 presenti al convegno ISPED 2019. A tutti i centri che hanno accettato di partecipare (30, non avendo potuto partecipare 4 centri a causa della mancanza di uno psicologo nell’équipe del centro per il diabete) è stato chiesto di reclutare consecutivamente tutti i partecipanti che soddisfacevano i seguenti criteri di inclusione:
- Età 11–19 anni (entrambi inclusi),
- Insorgenza del diabete almeno 1 anno prima del reclutamento,
- Presenza di un caregiver primario
- In grado di leggere e comprendere il questionario.
I criteri di esclusione includevano la presenza di eventuali disturbi cognitivi dello sviluppo, cognitivi o psichiatrici (ad es. disturbi dello spettro autistico,
L’articolo si propone di:
- Valutare la prevalenza dei comportamenti alimentari disordinati (Disordered Eating Behaviors, DEB) in un ampio campione di adolescenti italiani con diabete di tipo 1 ed
- Esplorare potenziali differenze demografiche, cliniche e psicologiche (intese come problemi emotivi e comportamentali) tra gli adolescenti con e senza DEB.
Gli adolescenti (11-19 anni) con diabete di tipo 1 hanno completato la Diabetes Eating Problems Survey-revised (DEPS-r) e lo Youth Self Report (YSR).
Sono stati raccolti anche dati demografici e clinici.
Dei 690 adolescenti con diabete di tipo 1 (età media 14,97 ± 1,81, n = 337 ragazze) valutati in questo studio:
- Il 28,1% (21% ragazzi, 35% ragazze) era positivo al DEPS-r (punteggio ≥ 20).
- Le ragazze avevano punteggi totali DEPS-r più elevati (p <.0001, d = .42) rispetto ai ragazzi, anche se non sono state riscontrate differenze di età nei punteggi totali medi DEPS-r (p = .961).
- In entrambi i generi, gli adolescenti con DEB avevano valori di z-BMI (zBMI; p<.0001, d=.52) e HbA1c (Emoglobina glicata A1c, p < .0001, d = .54) significativamente più elevati e
- Mostravano più problemi emotivi e comportamentali (sia come problemi internalizzanti che esternalizzanti) rispetto a quelli senza DEB (tutti p < .0001).
Queste differenze sono state ampiamente confermate in tutti i gruppi di età.
Gli adolescenti che hanno riferito un abuso di insulina avevano, rispetto a quelli che non ne avevano:
- Valori di HbA1c più elevati (p = .001, d = .26),
- Punteggi medi DEPS-r più alti (p < .0001, d = 1.07)
- Maggiori problemi psicologici (tutti p < .001)
In conclusione:
- I DEB (Disordered Eating Behaviors) sono prevalenti tra gli adolescenti con diabete di tipo 1 (Type 1 Diabetes, T1D)
- Quelli con problemi alimentari presentano condizioni cliniche e psicologiche avverse.
- Lo screening di routine dei DEB e delle condizioni psicologiche generali dovrebbe essere una parte fondamentale della cura del diabete, soprattutto durante l’adolescenza.
Questo studio nazionale ha indicato che i DEB sono comuni negli adolescenti con T1D e che coloro che ne soffrono mostrano condizioni cliniche peggiori e maggiori problemi emotivi e comportamentali.
Pertanto offre un contributo importante per coloro che lavorano con le ED e nel campo dei T1D, in quanto:
- Fornisce una comprensione più approfondita dei problemi emotivi e comportamentali co-occorrenti nei giovani con diabete di tipo1 (T1D)
- Sottolinea l’importanza di un monitoraggio continuo delle loro condizioni psicologiche da parte di un team multidisciplinare.
Int J Eat Disord. 2022 Aug;55(8):1108-1119. Leggi l’articolo (FREE)