Trieste 07-07-2010
Cari Soci,
Ad un anno e mezzo dai primi atti dell’IRC, definibili unilaterali in quanto non condivisi preventivamente con la SIMEUP (creazione di una commissione pediatrica IRC-SIMEUP che nella realtà ha risposto e risponde solo al CDN IRC; creazione e pubblicazione delle nuove linee guida organizzative BLS-D/PBLS-D IRC che prevedono l’utilizzo di un data base dei corsi e della gestione degli istruttori IRC e SIMEUP unicamente sotto il diretto controllo di IRC; assenza di una risposta alla bozza di accordo presentata da SIMEUP ad aprile 2009; fine del riconoscimento dell’accordo verbale vigente, deciso con atto unilaterale e non comunicato a SIMEUP dal Direttivo IRC eletto nel giugno 2009,), abbiamo chiesto come CDN SIMEUP un incontro ad IRC per discutere una possibile intesa basata su un accordo che sostituisse quello verbale riproponendo come base di discussione la proposta SIMEUP del 2009, mai presa in considerazione.
Ad inizio 2010 IRC ha presentato una sua proposta d’accordo, che il nostro Direttivo all’unanimità non ha ritenuto accettabile, in quanto se l’avesse approvata, avrebbe automaticamente determinato:
a) L’annullamento delle funzioni dei Centri di Formazione e di Riferimento SIMEUP, con impossibilità di formare nuovi istruttori attraverso la nostra rete di 140 centri di formazione e 18 di riferimento.
b) L’impiego di un data base IRC dove la SIMEUP con il suo CDN, le commissioni ed i suoi istruttori avrebbero potuto accedere solo come utilizzatori e all’interno del quale non avrebbero avuto funzioni di amministrazione ma sarebbero stati sottoposti ad un controllo di una commissione IRC in grado anche di sospendere l’attuazione di un corso. Di fatto la SIMEUP, pur avendo le competenze e la specificità pediatriche, non avrebbe potuto esercitare nessuna azione di controllo sulla qualità e sulle competenze dei corsi IRC SIMEUP svolti in Italia.
c) L’esclusione della partecipazione diretta e formalizzata della SIMEUP da tutti i percorsi di formazione e di “formazione dei formatori” pediatrici europei.
d) Il non riconoscimento di tutti gli istruttori formati da SIMEUP che non abbiano partecipato al corso GIC dell’IRC; a questo proposito noi riteniamo, invece, che questo dovrebbe essere un percorso valutativo di pertinenza ai nostri Centri di Riferimento. In realtà, tale proposta sembra essere una modalità occulta di trasformazione della rete SIMEUP in una rete IRC.
Queste pesanti condizioni ci porterebbero a non essere più i rappresentanti dell’area Pediatrica nella Medicina d’Emergenza Urgenza Italiana e, cosa ancor più grave, perderemmo di conseguenza il nostro ruolo di rappresentanti della Medicina d’Urgenza nella Pediatria, ruolo che, per eticità societaria, ci appartiene e che non intendiamo delegare.
Cari Soci, come potete prendere atto dai documenti allegati, la SIMEUP con l’accettazione dell’accordo presentato da IRC verrebbe di fatto privata della sua rete formativa e della capacità di formazione degli istruttori pediatrici.
Come potete pensare che la SIMEUP, che non è una società commerciale, possa trascurare un problema eticamente così importante?
Come potete pensare che la SIMEUP possa accettare un ruolo periferico in campo formativo pediatrico delegandolo ad una società degli adulti ?
Come potete pensare che la SIMEUP possa subire un tale comportamento nei confronti di una Società, la nostra, che rappresenta SPECIALISTI in PEDIATRIA, che vivono ogni giorno temi che poi trattano con professionalità e competenza nei percorsi formativi?
Abbiamo chiesto ad IRC di valutare, nel loro prossimo direttivo del 15 luglio, le sopradescritte criticità, definite come inaccettabili e di darci una risposta in merito entro il giorno 16 non essendo possibile procrastinare ulteriormente il processo di rinnovamento dei nostri programmi formativi, peraltro già in fase di avanzata predisposizione e programmazione.
Cordiali saluti
Il Presidente della SIMEUP
Gianni Messi