Indagine SIP SIMEUP :
Opinioni degli operatori Sanitari sulle vaccinazioni
Cari Colleghi,
dai dati diffusi dal Ministero della Salute risulta che nel 2017 sono stati segnalati in Italia 4.991 casi di morbillo (di cui Il 95% dei casi non era vaccinato o era vaccinato con una sola dose), con 4 decessi.
Anche in questa epidemia l’Ospedale ha svolto un’azione di supporto essenziale: il 44,8% dei casi è stato ricoverato, un ulteriore 22% si è comunque rivolto ad un Pronto Soccorso; il risvolto della medaglia è che fra gli Operatori Sanitari (OS) si sono verificati ben 322 casi di morbillo.(1)
Viene cosi confermato che gli OS, ed in particolare quelli dell’area dell’emergenza-urgenza, venendo a contatto con pazienti e con materiale potenzialmente infetti, sono a rischio di contrarre eventuali malattie infettive, fra cui anche quelle prevenibili con i vaccini (morbillo, influenza, pertosse, rosolia, ecc.), e di trasmetterle ai pazienti che assistono, ai colleghi con cui collaborano, ed alle loro stesse famiglie.
Il tema, di grande importanza ed interesse pratico, è stato oggetto di una particolare attenzione da parte del legislatore.
In base alla Direttiva 2000/54/CE del Parlamento e del Consiglio Europeo del 18 settembre 2000, il datore di lavoro è tenuto ad offrire vaccini efficaci gratuiti ai lavoratori suscettibili agli agenti biologici a cui sono esposti, e ad informarli dei benefici e degli svantaggi della vaccinazione e della non vaccinazione(2)
Il D.Lgs, n. 81 del 9 aprile 2008, dispone, all’art. 279, che
- I lavoratori addetti alle attività per le quali la valutazione dei rischi ha evidenziato un rischio per la salute siano sottoposti alla sorveglianza sanitaria
- Il datore di lavoro, su conforme parere del medico competente, adotti misure protettive particolari per quei lavoratori per i quali, anche per motivi sanitari individuali, si richiedono misure speciali di protezione, fra le quali la messa a disposizione di vaccini efficaci per quei lavoratori che non sono già immuni all’agente biologico presente nella lavorazione
- Il medico competente dell’azienda dalla quale dipende l’OS, è responsabile dell’identificazione e dell’esecuzione delle vaccinazioni che devono essere effettuate al personale sanitario.(3)
Il Piano Nazionale di Vaccinazione 2012-2014 ha raccomandato l’offerta attiva dei vaccini contro l’epatite B e l’influenza a tutti gli OS; dei vaccini contro morbillo, parotite, rosolia (MMR) e varicella agli OS suscettibili; il richiamo dei vaccini contro difterite, tetano, pertosse acellulare (DTaP) ogni dieci anni, in particolare agli OS che lavorano in reparti di ostetricia o di neonatologia.(4)
Il vigente PNPV 2017 – 2019 ha ribadito che per gli OS è fondamentale un adeguato intervento di immunizzazione per la prevenzione ed il controllo delle infezioni (anti-epatite B, anti-influenzale, anti-morbillo, parotite, rosolia (MPR), anti-varicella, anti-pertosse), ma fino ad oggi in Italia queste vaccinazioni sono solo raccomandate.
L’analisi della più recente letteratura scientifica sembra indicare che, come in molti altri paesi, anche in Italia l’accettazione spontanea delle vaccinazioni “professionali” possa non essere molto elevata, in particolare per vaccinazioni come quella contro l’influenza.
Per questi motivi la SIP e la SIMEUP intendono raccogliere mediante un questionario anonimo online le opinioni degli OS dell’area dell’emergenza-urgenza sulle vaccinazioni, e sulla efficacia e sicurezza dei vaccini.
I dati raccolti verranno analizzati e presentati sui siti-web delle Società, per favorire una discussione su questo tema, ed elaborare un progetto condiviso per incrementare la sicurezza del personale sanitario dell’area dell’emergenza-urgenza, e della popolazione che vi accede per trovare una adeguata risposta ai propri problemi di salute.
LINK PER QUESTIONARIO VACCINAZIONI