Il servizio di consulenza pediatrica è attivo al 15 dicembre presso tutti gli ospedali della Asl Bt il sabato e la domenica, i giorni festivi e prefestivi dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19 e vi accedono tutti i piccoli pazienti accettati in pronto soccorso con codice bianco.
L’idea del servizio, realizzato dalla Asl Bt in collaborazione con i pediatri di famiglia della provincia, nasce a fine 2011 sulla base della percezione di un’affluenza cospicua al pronto soccorso di pazienti pediatrici nei giorni festivi. Ed in effetti sulla base della successiva analisi dei dati registrati nel 2011, infatti, è emerso che nel corso dell’anno c’erano stati 1421 accessi al Pronto Soccorso di pazienti in età 0-14: i codici bianchi erano stati 3015, i codici verdi 11606, i codici gialli 1511, i codici rossi 19.
Gli accessi nei giorni festivi e prefestivi erano stati 4224 con un rapporto medio giornaliero di 36,4 accessi nei giorni feriali e di 52,8 accessi nei giorni prefestivi e festivi.
Confronto tra le medie giornaliere degli accessi al Pronto Soccorso per codici bianchi e verdi in età pediatrica per Ospedale anno 2011.
A distanza di quattro mesi di rodaggio del servizio si impongono un “tagliando” del modello assistenziale e l’avvio della seconda fase organizzativa.
I risultati registrati nella prima fase dimostrano utilità assistenziale del progetto e convenienza economico-gestionale. Nella tabella a seguire il confronto tra un mese “tipo” del 2012 e del 2013.
Nei giorni festivi/prefestivi sono diminuiti i bambini complessivamente presi in carico direttamente dal pronto soccorso (-17%), sono diminuiti i ricoveri ospedalieri (-12%) ed i codici di gravità bianchi/verdi sono diminuiti di un del 6% ma sono stati più che compensati dalle prese in carico SCAP: a fronte infatti di 441 accessi mensili di PS di bassa priorità, gli accessi medi allo SCAP sono stati 673, segno che il nuovo servizio oltre che integrare l’attività del PS è anche un servizio territoriale aggiuntivo.
Il modello Scap ha carattere sperimentale ed è l’unico esempio al Centro-Sud e rappresenta inoltre un felice esempio di integrazione organizzativa sotto vari punti di vista: tra medici territoriali (pediatri di famiglia) e tra medici ospedalieri (pediatri di reparto e medici di PS), tra personale in convenzione (sempre i pediatri di famiglia) e personale dipendente (gli infermieri che coadiuvano il pediatra in ambulatorio).
Volutamente non promosso dall’Azienda nella prima fase, il servizio si è comunque fatto strada autonomamente con il solo passa parola come dimostrano i dati da dicembre 2012 ad aprile 2013.
Al conforto dei risultati si affianca ora la necessità di una seconda fase che vedrà una maggiore promozione del servizio sul territorio, la probabile rivisitazione dell’orario di apertura e l’addestramento (da maggio) di tutti gli infermieri dello SCAP alla gestione dell’urgenza e del triage pediatrico tramite un corso della Simeup (Società italiana di medicina di emergenza e urgenza pediatrica).