Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica
by adminspml
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Tutti pronti per la giornata nazionale “Una manovra per la vita 2017”. Dalle cinquanta piazze italiane con il coinvolgimento di oltre 500 operatori e istruttori SIMEUP, parte oggi la 10° l’iniziativa. Ecco le immagini e i commenti che ci arrivano dalle piazze!
22.00
“Carissimi,
volevo ringraziare tutti per l’impegno e i risultati che avete ottenuto in questa giornata. Una dimostrazione importante, di una società che vive il suo tempo e colloquia con la popolazione. Un grazie anche a Sara e a Federica che con una giornata intensissima hanno proiettato, con capacità e maestria, la vostra dedizione e la vostra passione nella rete affinchè tutti sappiano.
Insomma un grande grazie a tutti”
Riccardo Lubrano – Presidente SIMEUP
21.50
Manovre ipergalattiche ieri dal centro formazione SIMEUP RESPIRO di Rovigo
21.50
Un saluto dai nostri istruttori Lucia Peccarisi, Pasquale Ferrante, Rocco Saldati, Maddalena Maggi, Maria Antonietta D’Oria, Mario Natuzzi e Tina Ribatti!
21.50
Impegno e grande affluenza!
21.40
Anche a Foligno UNA MANOVRA PER LA VITA…ma in ospedale con i genitori e i piccoli pazienti!
Un grazie speciale anche a chi, come la dottoressa Beatrice Messini, ha lavorato ma ha voluto partecipare lo stesso a modo proprio.
Anche questa è l’energia SIMEUP!
21.40
21.26
A Potenza grandissima partecipazione ed entusiasmo. Affluenza di ragazzi, bambini, scolaresche, sindaci dei comuni limitrofi, sindaco di Potenza, assessore alla sanità, garante dell’infanzia, Presidente SIP ….un grande successo! L’evento e’stato ripreso dalle TV locali
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Verona
“Fantastica riuscita della manovra per la vita quest’anno: volevamo fare i complimenti a tutti per la partecipazione, l’organizzazione, coesione e sintonia! Bellissimo!👏🏼 Grazie a tutti davvero, è stato molto interessante vedere come lavorava tutta Italia! Un saluto da Verona!”
20.20
20.00
19.30
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Palermo col calar della sera, dopo una giornata intensissima, sospende le attività. Grazie a tutti, è stata una magnifica MANOVRA PER LA VITA!
Un grazie speciale a Irene Sammartino e Annamaria Tranchida” (in foto con Simona Terrana e Francesca D’Aiuto)
19.10
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19.00
18.50
“In alcuni momenti della giornata, nonostante fossimo anche in 8 in contemporanea (grazie agli specializzandi e ai nei specialisti), non eravamo sufficienti…” – La testimonianza degli istruttori SIMEUP di Palermo. Bravissimi!
18.40
Acquaviva delle Fonti (Bari)
In Puglia, ad Acquaviva delle Fonti (Bari), la manifestazione si è svolta con molto coinvolgimento da parte di tutti.
Hanno partecipato all’evento una delegazione di sindaci dei comuni vicini, uno dell’Emilia e uno della Romania, e anche la banda comunale.
Sono stati allestiti dei tavoli dove i bambini, seguiti dal circolo culturale del “Grillo parlante” hanno realizzato disegni sul tema della disostruzione, tra i quali è stato premiato quello giudicato più significativo.
Al vincitore è stata consegnata una maglietta della SIMEUP
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Raccogliamo la preziosa testimonianza di Antonio Vitale, direttore dell’unità operativa di pediatria dell’azienda ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino e ideatore della manifestazione UNA MANOVRA PER LA VITA:
“Alle 12 circa, nel pieno della fase più frequentata della Manovra della Vita, ad Avellino, sono stato chiamato da un signore: a circa 100 metri da noi una signora era caduta, inciampando in un gradino e procurandosi un trauma cranico con ferita, abbondante perdita di sangue, escoriazioni ed ecchimosi agli arti. Mentre soccorrevo la signora valutando lo stato di coscienza, tamponando la ferita del capo e disinfettandole le lesioni agli arti, l’ambulanza della Misericordia (presente con noi in piazza) era già disponibile al trasporto al PS dell’ A O S. G. Moscati, dove la donna è stata accompagnata tempestivamente. Come dire: dalla simulazione alla realtà!”
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Perugia c’è
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Gli operatori SIMEUP pronti in 50 piazze italiane per UNA MANOVRA PER LA VITA 2017
by adminspml
Trasmettere a genitori, nonni, bambini e insegnanti le manovre da mettere in atto quando ci si trova di fronte a una ostruzione delle vie aeree a causa dell’ingerimento o dell’inalazione di giocattoli, cibo o altre sostanze: questo lo scopo di “Una manovra per la vita”, evento organizzato dalla SIMEUP (Società di medicina d’emergenza e urgenza pediatrica) che, ogni anno da ben 10 anni, coinvolge nelle piazze italiane i migliori istruttori “salvavita”, proprio con l’obiettivo insegnare ai familiari come comportarsi nel caso di un episodio così frequente e drammatico.
Abbiamo intervistato gli operatori dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù / Ospedale Villa San Pietro / Policlinico Umberto I / Ospedale G.B. Grassi / Pediatri di libera scelta, che il 15 ottobre saranno in piazza per la dimostrazione insieme a una nutrita squadra di collaboratori.
Perché è così importante informare e formare?
“Per poter dare serenità a chi è in costante rapporto con i bambini e perché, con una manovra semplice e rapida, tutti possono salvare i nostri figli”.
Quanto spesso si verifica, statisticamente, un episodio del genere famiglia?
“Il 25% delle morti in età pediatrica per cause accidentali si verifica per soffocamento”.
Quali sono gli errori più comuni che si commettono cercando di salvare un bambino che rischia di morire soffocato?
“I più frequenti sono due: attuare le manovre sbagliate, per esempio mettere un dito in bocca, o eseguire le manovre corrette quando non serve, quando il bambino tossisce o parla e quindi ancora respira”.
Quali sono – se ci sono – le novità della dimostrazione in piazza di quest’anno?
“La più importante è la conferma della presenza in piazza di tutta la community SIMEUP, sempre più motivata a diffondere un messaggio così importante”.
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Trasmettere a genitori, nonni, bambini e insegnanti le manovre da mettere in atto quando ci si trova di fronte a una ostruzione delle vie aeree a causa dell’ingerimento o dell’inalazione di giocattoli, cibo o altre sostanze: questo lo scopo di “Una manovra per la vita”, evento organizzato dalla SIMEUP (Società di medicina d’emergenza e urgenza pediatrica) che, ogni anno da ben 10 anni, coinvolge nelle piazze italiane i migliori istruttori “salvavita”, proprio con l’obiettivo insegnare ai familiari come comportarsi nel caso di un episodio così frequente e drammatico.
Abbiamo intervistato gli operatori Stefania Zampogna, Maria Teresa Sanseviero, Maria Antonietta Viliarolo, Daniela Musca, Caterina Marinaro e Giovanni Merola dell’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio Pediatria di Catanzaro, che il 15 ottobre saranno in piazza per la dimostrazione.
Perché è così importante informare e formare?
“Perché rappresenta una vera emergenza che può provocare la morte del bambino”.
Quanto spesso si verifica, statisticamente, un episodio del genere famiglia?
“Non raramente; 1 su 4 delle morti accidentali avviene per soffocamento”.
Quali sono gli errori più comuni che si commettono cercando di salvare un bambino che rischia di morire soffocato?
“Mettere le mani nel cavo orale”.
Quante volte è capitato di non riuscire a salvare un bambino proprio a causa di una manovra sbagliata?
“Negli asili italiani le insegnanti non sono adeguatamente formate per effettuare le manovre salvavita. In questo la Simeup sta lavorando da anni creando una sensibilizzazione delle istituzioni competenti”
Quali sono – se ci sono – le novità della dimostrazione in piazza di quest’anno?
“Inizieremo a parlare con i laici anche di defibrillazione, per capire se sanno così un defibrillatore”.
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Trasmettere a genitori, nonni, bambini e insegnanti le manovre da mettere in atto quando ci si trova di fronte a una ostruzione delle vie aeree a causa dell’ingerimento o dell’inalazione di giocattoli, cibo o altre sostanze: questo lo scopo di “Una manovra per la vita”, evento organizzato dalla SIMEUP (Società di medicina d’emergenza e urgenza pediatrica) che, ogni anno da ben 10 anni, coinvolge nelle piazze italiane i migliori istruttori “salvavita”, proprio con l’obiettivo insegnare ai familiari come comportarsi nel caso di un episodio così frequente e drammatico.
Abbiamo intervistato la Antonella Di Stefano (primario pediatria), Maria Finocchiaro (pediatra), Nunzia Azzia (pediatra), Francesco Di Pietro (pediatra), Gian Luca Trobia (pediatra), Mirko Rapicavoli (infermiere professionale), Ivan Valenti (infermiere professionale), Massimo Arcidiacono (infermiere professionale) e Raffaele Amoruso (infermiere professionale) dell’azienda ospedaliera per l’Emergenza “Cannizzaro” UOC Pediatria e PS Pediatrico di Catania, che il 15 ottobre saranno in piazza per la dimostrazione.
Perché è così importante informare e formare?
“Perché è una vera urgenza per la vita del bambino e saper fare le manovre esatte a volte può fare la differenza”.
Quanto spesso si verifica, statisticamente, un episodio del genere famiglia?
“Non ci sono statistiche in merito perché nella maggior parte dei casi l’ostruzione è parziale e, nella forma completa (cioè completa ostruzione delle vie aeree), spesso si risolve senza che le istituzioni sanitarie ne vengano a conoscenza”.
Quali sono gli errori più comuni che si commettono cercando di salvare un bambino che rischia di morire soffocato?
“Fare manovre non idonee, tipo mettere il bambino a testa in giù o mettergli le mani in bocca nel tentativo di disostruirlo: queste procedure posso essere pericolose e aggravare la situazione”.
Quante volte è capitato di non riuscire a salvare un bambino proprio a causa di una manovra sbagliata?
“Ricordiamo che per una ragazza di 12 anni il decesso avvenne a causa di una manovra errata da parte del parente che era con lei”.
Quali sono – se ci sono – le novità della dimostrazione in piazza di quest’anno?
“Nessuna novità: le linee guida sono internazionali e cambiano ogni 5 anni”.
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Trasmettere a genitori, nonni, bambini e insegnanti le manovre da mettere in atto quando ci si trova di fronte a una ostruzione delle vie aeree a causa dell’ingerimento o dell’inalazione di giocattoli, cibo o altre sostanze: questo lo scopo di “Una manovra per la vita”, evento organizzato dalla SIMEUP (Società di medicina d’emergenza e urgenza pediatrica) che, ogni anno da ben 10 anni, coinvolge nelle piazze italiane i migliori istruttori “salvavita”, proprio con l’obiettivo insegnare ai familiari come comportarsi nel caso di un episodio così frequente e drammatico.
Abbiamo intervistato gli operatori di Acquaviva delle Fonti (Bari), Pasquale Ferrante, Lucia Peccarisi, Rocco Saldutti, Mario Natuzzi, Maddalena Maggi, Domenica Ferri , Daniela Damiani, Nunzia Ribatti, che il 15 ottobre saranno in piazza per la dimostrazione.
Perché è così importante informare e formare?
“Il significato di questa manifestazione assume una notevole rilevanza perché induce tutti coloro che a vario titolo si occupano di bambini a riflettere sui comportamenti a rischio e nel contempo indica loro il corretto modo di procedere in caso di inalazione accidentale di un corpo estraneo”.
Quanto spesso si verifica, statisticamente, un episodio del genere famiglia?
“Una stima reale di quanto spesso incidenti di questo tipo si verifichino non può essere fatta perché gli episodi con esito favorevole non vengono registrati, ma sembra siano frequenti, soprattutto nei bambini al di sotto dei 3 anni”.
Quali sono gli errori più comuni che si commettono cercando di salvare un bambino che rischia di morire soffocato?
“Spesso, presi dal panico, coloro che si trovano a vivere nell’immediatezza dell’evento compiono gesti che possono rivelarsi fatali quali mettere le mani in bocca alla cieca, nel tentativo di estrarre il corpo estraneo o, in caso di neonati, di metterli a testa in giù”.
Quante volte è capitato di non riuscire a salvare un bambino proprio a causa di una manovra sbagliata?
“Sulla cronaca di Bari qualche anno fa si è appreso di un bambino per cui l’esito è stato sfavorevole e questo grazie ai genitori che non avevano permesso a nessuno di avvicinarsi in attesa dell’arrivo del 118. Questo avveniva all’IKEA”.