15 Febbraio 2022
Webinar live
IL PRONTO SOCCORSO E IL TRIAGE PEDIATRICO A 5 CODICI
PROGETTO PROMOSSO DA SIMEUP
Crediti ECM: 4,5
Disponibile: dal 23 marzo al 25 marzo 2022
CATEGORIE: Medico Chirurgo, Infermiere, Infermiere pediatrico
DISCIPLINE ACCREDITATE: Pediatria, Pediatria di Libera Scelta
QUOTE DI ISCRIZIONE:
Iscrizione Gratuita SOCI SIMEUP in regola con quota 2022
Iscrizione NON SOCI SIMEUP I € 20,00 + IVA
Le nuove Linee di Indirizzo emesse dal Ministero della Salute nell’agosto 2019 modificano il processo di triage determinando non solo una modifica sulla distribuzione dei codici di priorità da 4 a 5 con una nomenclatura numerica e colorimetrica (1-5 Codice Rosso, Arancione, Azzurro, Verde, Bianco) ma soprattutto, una modifica sostanziale di presa in carico del paziente passando dal concetto di “time to Doc” al “time to Treat.
Il nuovo processo di presa in carico non solo pone in evidenza già a livello ministeriale il concetto di area di trattamento” e non unicamente di visita medica, ma dichiara che il “tempo di attesa è tempo di cura”, pertanto l’infermiere di Triage acquisisce autorità nella gestione dei percorsi clinici attraverso l’applicazione di protocolli di presa in carico e di trattamento che devono partire già dalla fase di triage, nonché la gestione organizzativa e di flusso che permettono la reale presa in carico globale del paziente nel processo di triage infermieristico.
Un dato significativo riguarda la composizione stessa delle linee di indirizzo Ministeriali che rispetto alle pre-cedenti Linee guida che assumevano termini di norma, hanno la necessità di dover essere recepite a livello regionale. Ogni Regione ha pertanto l’obbligo per poter dare attuazione al nuovo modello di triage, di promulga-re determine attuative che regolino il processo stesso del triage intraospedaliero regionale.
Toscana, Lazio, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna sono state le prime regioni ad accogliere le Linee di Indirizzo e procedere con la nuova forma di Triage ma non tutti i tavoli regionali comprendevano la formulazione di un triage applicato all’ambito pediatrico, e non tutte le Regioni hanno accolto completamente le linee di indirizzo indicate dal documento ministeriali.
La discrezionalità di Regione di accogliere totalmente o in parte il documento di fatto, potrebbe determinare un aumento di disomogeneità gestionale tra le regioni; la necessità di riuscire ad individuare comuni denominatori che permettano la fruizione del processo secondo le nuove linee di indirizzo, garantendo i punti cardine dell’organizzazione e dell’evoluzione della competenza in-fermieristica sul triage pediatrico, è pertanto un mandato che deve essere perseguito e raggiunto.
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